Come possiamo separarci
- Avv. Federica Viotto
- 19 apr
- Tempo di lettura: 2 min

Spesso si sente dire che la separazione è un lutto; in effetti lo è.
Come la fine di ogni progetto, anche quello familiare può essere complicato e doloroso. Tuttavia, è possibile affrontare la separazione in maniera consapevole e rispettosa degli interessi delle parti e soprattutto, se presenti, dei figli minori.
È necessario premettere che la legge italiana prevede due procedure di separazione: la consensuale e la giudiziale. Entrambe comportano la cessazione del rapporto coniugale, ma si differenziano per procedura, tempi, costi e implementazione del grado di conflittualità tra le parti.
1. Separazione consensuale
Se entrambi i coniugi concordano su tutte le questioni relative alla gestione patrimoniale dei loro rapporti (es. assegno divorzile, gestioni beni immobili in comproprietà) oppure rispetto a quello dei figli (es. il regime di affidamento, collocamento e sul contributo al loro mantenimento), viene redatto un accordo. In questo caso, sebbene i tempi dipendano dalla trattativa tra gli avvocati, una volta firmato l'accordo, esso viene presentato al giudice per l'omologazione. Se il giudice ritiene che l'accordo sia equo, lo omologa e la separazione diventa ufficiale.
Solitamente i costi sono più contenuto rispetto alla separazione giudiziale.
2. Separazione giudiziale
La separazione giudiziale ha luogo quando i coniugi non riescono a trovare un accordo e quindi diviene indispensabile l'intervento del giudice
In questo caso, uno dei coniugi deposita un ricorso in tribunale, indicando le ragioni della fine del rapporto matrimoniale, nonché tutte le istanze relativa alla casa, ai beni comuni, ai figli.
Il giudice esamina il caso, sentendo entrambi i coniugi in udienza e, dopo un’eventuale fase istruttoria, assume una decisione pronunciando la sentenza.
La separazione giudiziale è generalmente più lunga e complessa e può richiedere anche alcuni anni, soprattutto se ci sono conflitti tra le parti. I costi sono più elevati rispetto alla separazione consensuale, a causa della necessità di redigere numerosi atti, presenziare alle udienze e svolgere tutta l’attività di assistenza giudiziale.
3. Separazione con figli minori
Se ci sono figli minorenni, è necessario stabilire un regime di affidamento (condiviso o esclusivo o super esclusivo), collocamento (presso quale genitore ha la residenza e domicilio) e il contributo al mantenimento ordinario e straordinario.
4. Separazione con addebito
È possibile chiedere l'addebito della separazione quando si prova in giudizio che la rottura del rapporto coniugale è stata provocata dalla lesione dei doveri matrimoniali da parte dell’altro coniuge. Caso tipico è quello del tradimento oppure della privazione dei mezzi di sostentamento.
Avv. Federica Viotto
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